I migliori indirizzi per mangiare a Catania tra piatti della tradizione e cucina innovativa: granita con brioche, pistacchio, pasta alla norma, pesce fresco, carne di cavallo e il meglio della cucina catanese.
A un anno dal mio primo mio viaggio gastronomico in Sicilia, ma sull’altro versante, ovvero a Palermo, di cui puoi leggere i miei consigli qui, sono stata a Catania per una toccata e fuga di due giorni alla scoperta delle specialità della città.
Dalla colazione, al pranzo, l’aperitivo e la cena, ho percorso 33 km in due giorni per scoprire i piatti tipici dello street food di Catania e ho visitato due ristoranti dei giovani chef che stanno innovando la cucina della città con rispetto per la materia prima e fantasia.
Qui i miei consigli per mangiare a Catania in due giorni.
Buon viaggio e buon appetito!
Colazione e non solo: dove fare carico di energia
Pasticceria Savia: la rosticceria, dall’arancino alla cipollina alla bolognese
È stata la prima pasticceria che ho provato per la colazione. È particolarmente conosciuta per la rosticceria e infatti l’arancino al ragù era qualcosa di spaziale (provate anche la bolognese e la cipollina). Ho però iniziato col dolce, ovvero una granita mandorla e pistacchio con brioche, e un cannolo siciliano.
La brioche arriva calda. Era la prima granita con brioche della mia vita e me la godo come una bimba gode del suo primo dolcino. La mandorla in particolare è davvero gustosa. Discreto il cannolo ma, per me, è con il salato che danno il loro meglio.
Prendiamo un arancino (non serve che vi dica che a Catania ha la O finale, vero?) con ragù, quindi classico. Pura e semplice perfezione: la panatura esterna croccantissima abbraccia il riso tiepido, morbido e burroso all’interno. Pezzi di carne e formaggio filante completano l’esperienza goduriosa.
Pasticceria Savia
Via Etnea, 300/302/304
Caffe Europa: la granita e il cannolo siciliano
Un po’ fuori dal centro, ma in una zona imperdibile, ovvero il lungomare catanese che merita una visita per una sosta di relax. Qui il caffè Europa è un’istituzione, un salotto buono della città molto frequentato dai locali a qualsiasi ora del giorno. Io ci vado per una merenda e per un aperitivo.
La merenda è a base di granita con mandorla e pistacchio e brioche e cannolo siciliano. La granita risulta corposa e il cannolo ha una cialda friabile con una ricotta di pecora delicata e gustosa.
Per l’aperitivo mi concedo il mio amato Americano, preparato a regola d’arte e accompagnato da una serie di stuzzicchini fra cui delle pizzette lievitatate molto buone, qualche fritto e delle olive.
Caffè Europa
Corso Italia, 302
Prestipino: la raviola
In città ci sono diverse sedi e io sono stata in quella proprio davanti al Duomo. Il posto è molto bello perché, subito all’entrata, ci sono delle vetrine contenenti la biscotteria siciliana, presentata quasi come fosse una gioielleria (ma non per i prezzi che sono in linea con gli altri posti). Inoltre il personale è davvero molto gentile e simpatico.
Abbiamo preso un iris al pistacchio, un cannolo alla ricotta e una raviola. Quest’ultima è un tipico dolce catanese che può essere preparato fritto o al forno ed è ripieno di ricotta. Optiamo per la versione al forno. Pasta friabile, incredibilmente leggero e con un’aroma delizioso, la raviola è diventato il mio dolce preferito a Catania dopo la granita e brioche.
Prestipino
Piazza del Duomo, 1
Altri luoghi che avevo in lista ma non ho provato
Spinella, Ficarra Luigi, Sottile
Ristoranti a Catania: tradizione e modernità
Nuova trattoria del forestiero
Mangiare tipico a Catania non è impresa difficile dato che pullula di trattorie. L’impresa è trovare quella più autentica. Pare che la signora Rosanna sia particolarmente conosciuta in città per la sua cucina tipicamente casalinga. Quando dico casalinga, intendo che sembra proprio di essere a casa di zia o di nonna. Che c’è oggi? “Du cosette” è la risposta, che significa di tutto.
Noi abbiamo optato per una pasta alla norma (pare sia nata a Catania per cui vuoi non aggiungere alle porzioni della giornata un po’ di ziti fatti in casa con melanzane fritte e ricotta salata), delle polpette di cavallo e una fettina di cavallo.
Una cucina molto alla buona, diciamo così. Si mangia tanto spendendo il giusto rispetto anche al servizio e alla qualità discreta dei pasti.
Nuova Trattoria dal Forestiero
Via Coppola, 24/26
Tel: + 39 095316283
Altri luoghi tipici che avevo in lista ma non ho provato
Trattoria U’ Fucularu, Osteria Antica Marina, Mm! Trattoria, Vuciata
Angiò: la macelleria di pesce
Se siete a Catania non potete non mangiare da Angiò, una macelleria di pesce a due passi dal lungo mare aperta nell’estate 2022. Padrone di casa Alberto Angiolucci, che dopo diverse esperienze professionali che l’hanno visto accanto a Enrico Bartolini e Bianca Celano, ha dato vita al suo progetto orientato sulla cucina di mare locale con un occhio all’innovazione.
Il locale è piccolo e con uno stile industrial: grande vetrata a illuminare il tutto, una decina di tavoli, un banco del pesce che mostra il pescato del giorno, una cella per la frollatura e un ampio scafale con etichette regionali e non solo.
Angiolucci accoglie subito i clienti con un sorriso e la presentazione di sé stesso, della formula e delle disponibilità del giorno.
Cominciamo con un benvenuto dalla cucina: un burro alle sarde con limone fermentato e polvere al sesamo, servito con uno shokupan preparato con farine locali e lievito madre.
Proseguiamo con un lardo di totano. La consistenza è burrosa e avvolgente, si scioglie quasi in bocca. Strepitoso. A seguire un piatto che ho fortemente desiderato non appena l’ho visto al banco: paté in crosta con ricciola e spada. Faccio un tuffo in Francia. Che spettacolo!
Continuiamo con un trancio di cappone con beurre blanc e terminiamo con una salsiccia di alalunga, pomodoro confit e barbabietola.
Posto fortemente consigliato per un pranzo o una cena di pesce fuori dai soliti schemi.
Angiò macelleria di mare
Viale Africa 28h
Tel: + 39 335 161 3701
Materia | Spazio e cucina
Per l’ultima cena a Catania ho scelto Materia, anche questa un’apertura piuttosto recente nella splendida zona del teatro Massimo. In cucina, la chef Bianca Celano.
Il ristorante si raggiunge suonando il campanello dell’Hotel Habitat, all’interno del quale si trova appunto Materia. Verrete poi accompagnati al primo piano nella sala, bellissima, con grandi tavoli conviviali in legno e alle pareti recipienti in vetro ricchi di legumi e cereali. L’atmosfera è elegante e diversa dal solito, un luogo adatto per una cena romantica o una serata speciale o, semplicemente, perché avete voglia di coccolarvi un po’.
Cominciamo con una vellutata di zucca e caprino.
Proseguiamo con uno dei piatti migliori della serata: tortelli ripieni di verdure, colatura di alici e limone candito, crudo di gamberi rossi locali e il loro estratto e salsa di burrata siciliana.
Ancora, una zuppa di pesce in brodo affumicato, spatola, gamberi rossi, seppia, sgombro, cozze, cous cous e salsa al finocchietto. Un tocco deciso del gusto rispetto alla delicatezza che spiccava negli altri piatti. Fantastico.
Terminiamo con un filetto di maiale dei Nebrodi al miele di melata, crema di patate leggermente affumicata, arachidi e foglie di senape.
Materia | Spazio e cucina
via del Teatro Massimo 29
Per strada: gli street food da mangiare a Catania
I mercati: “Fera o luni” e “Piscaria”
Se mi leggete anche negli altri articoli, saprete sicuramente del mio sconfinato amore per i mercati e per l’eterogeneità che è possibile incontrare dal punto di vista culturale e dei sapori. Fera o Luni e Piscaria sono i due mercati che ho visitato, il primo ricco di qualsiasi cibo, colore, etnia, e il secondo più incentrato sul pesce. Ve li consiglio entrambi.
Il seltz
No non si mangia ma si beve e i catanesi ne sono grandi amanti. Il seltz è una bevanda dissentante (e anche digestiva visto le mangiate che, da viaggiatori gastronomici, vi sarete fatti) a base di selz, limone e acqua e viene venduto in bicchiere di plastica nei tanti chioschi che popolano la città.
Il cuoppo di pesce
Il fritto è buono sempre, ed è vero. Ma è anche vero che assaggiare un fritto di mare dove da generazioni friggono pesce ha tutto un altro sapore. Ci sono diversi posti in cui provarlo, io ho preso quello di Scirocco Lab, accanto al mercato Piscaria.
Sarde a beccafico
Da quando lo ho assaggiate mi chiedo come abbia fatto a vivere senza tutto questo tempo. Sono diventati uno dei piatti che amo di più della Sicilia: sarde avvolte da pan grattato, aglio e prezzemolo tritato, uva sultanina, pinoli, sale, pepe e olio. Anche questo preso da Scirocco, uno street food particolarmente quotato anche dalle guide.
La spremuta
Vai in Sicilia e non fai incetta delle loro arance? Giammai. Anche in questo caso ci sono tanti carretti in città che vendono spremute di arancia. Gustosissime e dissetanti, vale la pena acquistarne una fra un fritto e un altro.
Catania è una città meravigliosa per scoprire la gastronomia siciliana, così ricca e variegata per cui, però, non vi basteranno certo 48h per assaggiarla tutta. Io ci tornerò con calma prossimamente.